Halloween – I 5 fatti ambientali più paurosi del 2020, per una notte da incubo!

Zucche stregate, gatti neri, lune piene, fantasmi e pipistrelli – nella più paurosa festa dell’anno, Holloween, noi di ViVi vogliamo raccontarvi una storia dell’orrore, una di quelle storie terribili che vi farà restare in piedi a notte fonda in preda agli incubi. È la storia della crisi climatica che stiamo attraversando, raccontata in cinque punti. Più spaventosa di un film horror, anche perché questa è una storia vera.

Cos'è Halloween

Halloween è una festa di origine celtica. Si chiamava Samhain e corrispondeva all’ultimo raccolto dell’anno e alla fine dell’estate. La festa ebbe poi una storia ricca di contaminazioni culturali. La zucca intagliata con espressioni grottesche o spaventose è legata alla leggenda di Jack O' Lantern, condannato dal diavolo a vagare per il mondo alla sola luce della zucca contenente una candela. Il “dolcetto o scherzetto” – trick or treat – con cui i bambini in maschera chiedono caramelle bussando alle porte delle case, è un altro rito caratteristico della festa. La parola Halloween viene dall’inglese antico “All Hallow’s Eve”, “vigilia di tutti i santi”, ovvero Ognissanti, che è la festa in cui la Chiesa assorbì l’antica festa celtica di Samhain. Un’altra icona di Halloween è la luna piena, ma è molto raro che la luna sia piena proprio il 31 ottobre. Ma nell’anno 2020, che non ci ha risparmiato proprio nulla, ci sarà anche questa combinazione, e Halloween avrà la sua la luna piena! Spaventoso!

I 5 fatti ambientali più spaventosi con cui terrorizzarsi questo Halloween

1. Ben 20 degli ultimi 22 anni sono stati i più caldi on record

Le fiamme dell’inferno a confronto sono uno scherzo. Il 90% di questo surplus di calore è stato assorbito dal mare, che dal 1969 si è riscaldato di 0.33 gradi nei primi 100 metri di profondità. Secondo le misurazioni spaziali della NASA, la Groenlandia ha perso una media di 279 miliardi di tonnellate di ghiaccio per anno tra il 1993 e il 2019. La barriera corallina ha i minuti contati e gli esseri umani in diverse parti del mondo devono sopportare heat waves con temperature decisamente poco adatte alla vita, almeno per come noi la conosciamo. Per non parlare dell’aumento degli eventi meteorologici violenti collegati all’innalzamento delle temperature, come uragani, siccità, incendi e inondazioni. È peggio dell’Armageddon.

2. C’è più diossido di carbonio nella nostra atmosfera oggi che in ogni altro momento della storia umana

L’ultima volta che l’atmosfera terrestre ha avuto questi livelli di CO2 è stato più di 3 milioni di anni fa. A quel tempo il livello del mare era decisamente più alto e il Polo Sud era ricoperto di alberi. Ancora una volta il mare ha assorbito dal 20% al 30% delle nostre emissioni velenose, fino a 10 miliardi di tonnellate l’anno di CO2. Ed è così che le acque hanno registrato un aumento dell’acidità del mare (del 30%). Senza contare che l’inquinamento dell’aria intrappola l’energia del sole nell’atmosfera, rendendo più drammatico il riscaldamento globale. Gli scienziati hanno così dichiarato che con il CO2 stiamo per raggiungere conseguenze “catastrofiche e irreversibili” sull’equilibrio della vita sul pianeta. Da brivido.

3. Più di 1 milione di specie animali e vegetali sono a rischio estinzione

Molti scienziati affermano che siamo nel mezzo della sesta estinzione di massa, questa volta dovuta all’attività umana a un ritmo di 1.000 volte superiore di quello che sarebbe naturale. Per la metà del secolo avremo perso il 30% o forse il 50% di tutte le specie animali e vegetali oggi presenti sulla terra. Dobbiamo prepararci a salutare quasi la metà degli anfibi, più del 30% delle conifere, dei coralli, dei mammiferi marini, degli squali e delle razze. Come in una trama catastrofica, prepariamoci a dire addio ai gorilla, agli elefanti, alle tartarughe, alle farfalle, alle api e agli insetti pollinatori, con imprevedibili conseguenze sulla produzione alimentare. Il che è peggio di una storia di zombie.

4. L’11% della popolazione mondiale è vulnerabile agli impatti del cambiamento climatico

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il cambiamento climatico è tra i più grandi rischi per la salute umana del ventunesimo secolo. Le terrificanti heat waves, i crescenti eventi catastrofici, l’aumento delle malattie infettive e respiratorie, l’inquinamento delle fonti idriche, per non parlare della perdita della terra abitabile o coltivabile dovuta all’innalzamento dei mari, procedono a passo spedito come una maledizione. È peggio di uno spaventoso film horror!

5. La crisi climatica sarà irreversibile nel 2030

Come in qualsiasi trama gotica che si rispetti, il tempo stringe e il conto alla rovescia è già cominciato. Secondo l’ONU abbiamo solo 10 anni per tagliare drasticamente la produzione di CO2, poi avremo raggiunto il tipping point e sarà troppo tardi. Il dato più terrificante è che non sempre, o meglio quasi mai, i governi stanno procedendo nella giusta direzione con la giusta decisione. Molto spesso stanno anzi procedendo in direzione opposta, e questo è più terrificante della leggenda di Jack O' Lantern.

Lasciamo il terrore e le catastrofi ambientali a Halloween!

Il terrore a volte fa bene, soprattutto quando smuove gli animi. La crisi ambientale è una realtà che negli anni diventerà sempre più drammatica, ma per fortuna noi esseri umani, che ne siamo i responsabili, possiamo fare moltissimo, anche a livello individuale e aziendale. Noi di ViVi abbiamo pensato che goccia goccia si possa riempire l’oceano, ed è per questo che abbiamo deciso di fare del nostro meglio. Con un occhio attento all’ambiente e all’impatto del cibo sulla terra, abbiamo deciso di diventare una Società Benefit, ovvero una società che, oltre ai fini di lucro, persegue scopi benefici relativamente alle persone, alle comunità e appunto all’ambiente.

Noi di ViVi pensiamo che un sistema alimentare più sano per noi e per la terra sia possibile. Biologico e sostenibile, fatto di tante proteine vegetali, magari con deliziosa carne plant-based e clean foods, materie prime stagionali e a KM 0. Come consumatori e come ristoratori possiamo fare moltissimo. Se tutte le dispense d’Italia fossero piene di un cibo gentile con la terra, la crisi climatica sarebbe meno paurosa di una storia di morti viventi perfetta per Halloween!

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