Il Futuro è Verde – L’Agricoltura Bio contro i Pesticidi

Frutta e verdura sono la base di ogni alimentazione sana, ma quante sostanze tossiche sono sono presenti nei nostri piatti? I bioviziosi possono stare tranquilli: secondo il rapporto Legambiente Stop Pesticidi (2019) i campioni alimentari bio sono privi di contaminanti. Ma questo non è vero del resto della frutta e della verdura.

Identikit dei pesticidi

Nel mondo consumiamo più di 2 milioni di tonnellate di pesticidi l’anno, di cui solo una piccola parte serve allo scopo. Per esempio solo lo 0,1% del principio attivo degli insetticidi finisce sul cibo, mentre il 99,9% finisce nella terra, nelle acque superficiali e nelle falde (i dati sono dell’Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). È così che in Italia i pesticidi sono presenti in oltre il 60% nelle acque superficiali e in più del 30% di quelle sotterranee.

La cosa peggiore è che non abbiamo informazioni precise sulla tossicità di queste sostanze. Come racconta la giornalista Milena Gabanelli, dei 140.000 composti chimici di laboratorio esistenti sul mercato mondiale, conosciamo la tossicità del 7% dei prodotti, sappiamo qualcosa del 50% e nulla del 43%. Ma qualche idea ce la siamo fatta grazie agli studi epidemiologici, secondo cui gli agricoltori che lavorano a stretto contatto con i pesticidi si ammalano di tumore più degli altri – addirittura ogni tipo di coltivazione, e quindi di pesticida, è legato a una particolare neolpasia.

Le api e i pesticidi

Ma i pesticidi di sintesi non danneggiano solo la salute umana. Una storia per tutte, quella delle api. La Royal Society di Londra si è presa la briga di scansionare il cervello di un centinaio di api di diverse colonie e ha scoperto importanti deficit morfologici e funzionali nelle api esposte a pesticidi, con la conseguenza che queste api non sono più in grado di trovare cibo. E così negli ultimi cinque anni sono scomparsi 10 milioni di alveari nel mondo, quasi 2 milioni l’anno. E il problema non è solo il miele, perché dagli insetti impollinatori dipende il 70% della produzione agricola mondiale, che oggi è a rischio.

I prodotti a cui fare più attenzione

- Zenzero, curcuma, legumi in scatola e i pinoli cinesi
- Insalata, mele, pesche, fragole, pomodori, peperoni: meglio bio
- I prodotti che devono fare un lungo viaggio per arrivare e vengono trattati con conservanti
- Frutta e verdura fuori stagione, perché per coltivare al di fuori del ciclo naturale sono necessari più prodotti di sintesi

Le cattive notizie

????  Secondo i dati Eurostat l’Italia usa ancora troppi pesticidi: il 40% in più della Francia, nonostante la Francia abbia il doppio delle superfici agricole.

????  I cosiddetti cocktail di pesticidi sfuggono ancora alle maglie della legislazione europea, che stabilisce un livello massimo di presenza per ciascun pesticida, ma non per la combinazione di tutti i pesticidi. Secondo le indagini Legambiente, solo l’1,3% dei prodotti sul mercato in Italia sono fuori dalle norme europee, ma il 34% dei campioni è contaminato da cocktail di pesticidi (il triste vincitore è stato un peperone cinese con 25 residui tossici).

????  Il 10% dei pesticidi in commercio in Europa è illegale. Nonostante la gravità dei danni causati dai pesticidi fuorilegge, le pene previste per traffico di pesticidi sono ancora irrisorie.

Le buone notizie

????  Nel 2009 l’Unione Europea ha emanato la direttiva 128, con la quale ha messo fuori legge la stragrande maggioranza dei pesticidi sintetici utilizzati in agricoltura.

????  Secondo le indagini Legambiente (Stop Pesticidi, 2019) i campioni di frutta e verdura bio non sono contaminati.

????  La resa dell’agricoltura biologica sta rapidamente raggiungendo quella dell’agricoltura “sporca”. Secondo Nature, il biologico produce mediamente dall' 8 al 25% meno del convenzionale. Il divario non è insormontabile e viene sempre più velocemente colmato dallo sviluppo tecnologico e dal radicarsi delle buone pratiche (dalle rotazioni colturali al consumo di cibi stagionali). Viceversa, la resa dell'agricoltura convenzionale è in calo – nel senso che presto dovremo andare a coltivare su Marte se continuiamo ad avvelenare la Terra.

????  L’ultima buona notizia, forse la migliore, è che tutti noi possiamo fare qualcosa nella lotta contro i pesticidi di sintesi. Possiamo tenerci informati e orientare il mercato con le nostre scelte consapevoli.

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